“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE
Il seguente trafiletto è stato estrapolato da un articolo scritto su The Golden Age (L’Età dell’Oro, Rivista on line chiamata in seguito: Consolazione; svegliatevi!) : “Una squadra d’assalto della Delta Force ha arrestato il fondatore del World Economic Forum (WEF) Klaus Schwab, 86 anni, venerdì, in seguito a uno scontro a fuoco mortale iniziato al cancello fortificato del suo complesso di 7.700 metri quadri e 6 acri in Svizzera e terminato nella sua camera da letto, dove il vecchio portatore di morte giaceva collegato a una macchina per l’infusione di adrenocromo che si autoalimenta, ha dichiarato una fonte dell’ufficio di Eric M. Smith a Real Raw News.” Real Raw News (Vere Notizie Crude) è un sito web di notizie false creato nell’Aprile del 2020. Molte delle sue storie pubblicate includono disinformazione sui vaccini Covid-19, arresti fittizi e presunte esecuzioni di personaggi pubblici. La domanda è, o meglio, le domande sono: perché esiste Real Raw News, perché il suo sito web non è ancora stato censurato o epurato? Chi fa, vera disinformazione? Quali strategie multimediali servono per poter contrastare l’orientamento verso il baratro del pensiero unico propinato ininterrottamente dalle narrazioni dominanti? In che modo le amministrazioni governative potrebbero (o forse dovrebbero?) debellare una volta per tutte la disinformazione? Quando si affrontano tematiche quali: il libero arbitrio, o le priorità, nonché la rilevanza e l’attendibilità delle fonti giornalistiche che fanno la cosiddetta informazione di Stato, di quale libertà di pensiero si sta parlando? Se quel che in sintesi recita il riassunto di qualsiasi commento, epigrafe o enunciato inerente la ricorrenza del 25 Aprile (che mai va dimenticata, beninteso, e che potrebbe così essere ricordato: “se ciò che ancora oggi cerchiamo è un di più di libertà, di democrazia, di giustizia, di solidarietà, di rispetto, di tolleranza e di pace, è alle radici della Resistenza il luogo a cui dobbiamo sempre tornare, laddove democrazia, libertà, giustizia e pace furono guadagnate nel buio delle prigioni, nell’orrore delle esecuzioni, nell’annientamento dei lager e nella incontenibile felicità del 1945”: se quel che dunque recita tale sintesi non fosse sistematicamente strumentalizzato al solo scopo di fare propaganda politica, indipendentemente dalle fazioni, perché l’amministrazione del Paese che ha subito l’Olocausto si sentirebbe, così come di fatto si è sentito e si sentirà, in dovere di negare il genocidio che si sta perpetrando nei confronti del Popolo Palestinese dal 7 Ottobre 2023? E perché – considerato il vanto e la rivendicazione ricorrente da parte del Paese che più di ogni altro ha contribuito a porre fine agli orrori causati dal dominio nazifascista – gli USA continuano a dare pieno sostegno a Israele, essendo un Paese debitore (soprattutto nei confronti della Repubblica Popolare Cinese) e basando la propria economia (derivata per lo più dalla compravendita di arsenali) sul controllo del debito pubblico generato proprio dal relativo scambio commerciale? Quali Stati – tra Russia, Cina, Iran, Palestina (o quel che ne resta) USA, Israele, Francia, Inghilterra e Germania, definiti “canaglia” per svariate ragioni – hanno fatto sì che i negoziati di pace relativi ai più recenti conflitti servissero esclusivamente a causare ulteriori vittime innocenti? Se è vero che il nazifascismo è stato, è e sarà sempre una piaga sociale da debellare, per quale ragione chi oggi governa il Bel Paese è schierato dalla parte di chi avalla il genocidio contro il Popolo Palestinese e Ucraino?