Insalata Ucraina
12 Marzo 2022
Aggressori & Aggrediti
25 Marzo 2022
Show all

Untori & Unti

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Untori & Unti

Non soltanto i negoziati del conflitto russo/ucraino si stanno rivelando fallimentari, uno dopo l’altro, ma ora – entrati ormai nella quarta settimana dall’inizio delle ostilità – ci mancava pure la dichiarazione ufficiale da parte dell’amministrazione governativa statunitense : «Qualora la guerra dovesse protrarsi ulteriormente il rischio nucleare diventerebbe possibile». Per chi, come USA e UE, anela da sempre la pace, continuare ad inviare armi in un territorio già così palesemente devastato come quello ucraino in questi terribili giorni di combattimenti è dunque la strada maestra per risolvere la questione. Del resto, è matematico : se io, TIZIO, dico a te, CAIO, che la devi smettere di farti gli affari di SEMPRONIO, ma tu non solo non mi rispetti e non lo fai, ma addirittura lo bombardi anche, allora io, che tengo in particolar modo a SEMPRONIO perché mi sono fatto gli affari suoi da molto più tempo prima di te e che perciò ho il diritto e il dovere di dirti che cosa devi fare, adesso mando le mie bombe a SEMPRONIO, così si può difendere, e se entro una settimana al massimo non la smetti di farti gli affari suoi, visto che tra l’altro hai fatto perfino il gradasso minacciando a destra e a manca di sganciare la bomba più grande, io ne sgancio una ancora più grande, così la finiamo una volta per tutte. Inutile dire che la responsabilità di TIZIO nei confronti della comunità tutta è evidente. TIZIO è un essere sommariamente buono, che pensa soltanto al bene comune e che non farebbe mai del male a nessuno, nemmeno a una Mosca. Purtroppo però la realtà delle cose è ben diversa, l’escalation delle assurdità si sussegue in modo ormai irrefrenabile in questo mondo dilaniato dalla corruzione a tutti i livelli. Lo diceva già Gànja, uno dei personaggi dostoevskiani del romanzo forse più rappresentativo del grande autore russo – ovvero “L’Idiota” – quasi due secoli fa : «Il denaro è la cosa più volgare e odiosa che ci sia perché può tutto, perfino conferire il talento. E avrà questo potere fino alla fine del mondo». Figuriamoci ora, dopo tutto quello che è successo da allora ad oggi! Negare la responsabilità dell’invasione delle armate russe nel territorio ucraino è come dire che la Shoah non è mai esistita, ma affermare che la NATO è nata per difendere il popolo dall’invasore equivale ad essere complici del più vile totalitarismo, intriso di corruzione fino al midollo e propenso a garantire pace e prosperità sotto forma di oppressione ostativa, apparentemente interpretata come normalità dalla stragrande maggioranza del popolo “assennato”, cercando di esportare ovunque il proprio modello governativo. Per poter svolgere un ruolo determinante nei complessi negoziati in corso, la mediazione non dovrebbe prescindere da simili riflessioni, altrimenti gli scenari che potrebbero delinearsi diventerebbero in concreto apocalittici, e se non sarà questa volta il rischio si ripresenterebbe per forza di cose al prossimo ennesimo ed inevitabile conflitto : si pensi alla possibile mancanza di risorse idriche, ai continui investimenti di fondi pubblici in armamenti sempre più sofisticati, per non parlare di quello che è già stato batteriologicamente commesso e che potrebbe oltremodo ripresentarsi ogni qualvolta le più potenti amministrazioni governative optassero per un congruo Reload dello scempio pandemico tutt’ora in atto. L’attuale esecutivo tricolore comunque – occorre ricordarlo – che proprio nel giorno della ricorrenza (ieri) dell’Unità Nazionale ha pensato bene di approvare alla quasi unanimità l’aumento per le spese militari proprio mentre il Paese sta attraversando il miglior periodo di pace e di prosperità mai registrato prima – è tra i maggiori responsabili di quanto sta accadendo in Ucraina, sia per aver avallato in modo del tutto “spontaneo” qualsiasi diktat strategico finanziario imposto dal colosso USA/UE e sia per non essersi astenuto da una guerra che ripudia l’intera comunità globale. Meno male che Silvio c’è. Ci penserà lui, a mediare. Del resto è un suo amicone da sempre.