Filovalente
24 Agosto 2021
AAA : Governo, TSO per tutti
6 Settembre 2021
Show all

Un Rettiliano D.O.C.

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Un Rettiliano D.O.C.

Se è vero che non occupandoti di politica prima o poi sarà la politica stessa ad occuparsi di te – e con ogni probabilità mai come in questo periodo si è potuto “godere” di tale riscontro – fino a quando diventerà falso continuare a propagandare delle proposte finalizzate ad orientare l’opinione pubblica verso lo spettro del pensiero unico? Non potendo fare altro che assistere impotenti a quel che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti si potrebbe ragionevolmente affermare che l’operato dell’attuale esecutivo rasenti quasi la perfezione, in termini distopici : non a caso, a poco più di sei mesi dall’insediamento a Palazzo Chigi, qualsiasi DPCM o dichiarazione resa nota dal Presidente del Consiglio in carica si è dimostrata oggettivamente lungimirante, vista la pianificazione e il conseguente consenso, reso logico dalla narrazione ininterrotta dei maggiori organi di stampa preposti. Però, la strada per far sì che diventi in coscienza il Presidente di tutti gli Italiani è ancora lunga : nel senso che sia l’introduzione del Certificato Verde – esteso oltremodo anche ai possessori di sidecar generation EU e a quelli di tandem monopattini, va da sé – che l’imminente obbligatorietà della panacea per antonomasia, sono da considerarsi entrambe delle misure di ordinaria amministrazione, perfino troppo prevedibili. Del resto, per fare ciò, sarebbe sufficiente che in Parlamento l’attuale Presidente del Consiglio portasse la votazione verso la drastica scelta : obbligo vaccinale, oppure terza chiusura di tutte le attività produttive, di modo che ancora una volta toccherebbe al famigerato Selfie Made Man, il quale con ogni probabilità dovrebbe schierarsi contro l’obbligo, diventare l’ennesimo nonché meritato capro espiatorio. Sarebbe forse il caso invece – considerate le manifestazioni pacifiche e soprattutto innocue che si stanno svolgendo in tutte le piazze italiane – di introdurre dei provvedimenti legislativi più seri, di stampo draconiano, che rispecchino in sintesi l’iter distopico dei migliori Orwell o Huxley (giusto per citare gli autori più noti) ovvero, costringendo le persone – subito dopo l’obbligo, che ovviamente diventerà una normalità, così come quello che sta avvenendo in questi giorni – a non fare più sesso per evitare di contrarre la variante zeta, trasmissibile solo attraverso rapporti consenzienti (così come verrà stabilito insindacabilmente dal CTS) o magari ad entrare con gioia, spontaneamente, nella camera 606 (una sorta di confessionale virtuale collettivo dove è possibile raccontare ogni minimo dettaglio della propria esistenza parlando con il Bot 616, creato apposta dall’amministrazione governativa di riferimento per offrire gratuitamente assistenza psicologica all’utente in questo complesso momento di transizione socioeconomica. Insomma, per riuscire ad imprimere nella coscienza degli Italiani in modo indelebile quella dogmatica convinzione di aver finalmente trovato un dittatore, o meglio, il dittatore necessario, la strada da percorrere non potrebbe che essere questa. Comunque, irrisione a parte, la visione politica espressa dall’attuale esecutivo è evidente : orientare il Belpaese verso una nuova fase post industriale, resa più forte dalle “logiche” imposizioni sanitarie e in linea con le maggiori democrazie occidentali al solo scopo di aiutare da una parte, paradossalmente, tutte quelle imprese che non riescono a stare al passo coi tempi ad auto eliminarsi dal mercato (non avendo di fatto i requisiti necessari per operare con le nuove tecnologie) e dall’altra, a costruire con tutte le imprese e le aziende competenti una sorta di think tank allargato, vale a dire esortando i non allineati (o comunque quei politici che dimostrano ancora un certo scetticismo nei confronti di risoluzioni a dir poco epocali, malgrado “l’evidenza scientifica”) a votare con convinzione ogni singolo provvedimento che tuteli Confindustria, gli Istituti bancari e tutto l’apparato tra virgolette tegumentario dell’Alta Finanza, anzi, addirittura a schierarsi contro la realizzazione delle Grandi Opere (Tav e Stretto di Messina, solo per citarne due) smantellando così, nell’arco di appena sei mesi, tutto il lavoro di tutela dell’ambiente svolto per quasi trent’anni dagli stessi scettici rappresentanti : come una specie di autodafé, con tanto di indirizzo per la Via di non ritorno. Ad ogni modo – ed è opportuno ricordarlo oggi, proprio perché il clima appare ancora perfino troppo distensivo – il mondo delle imprese che qui in Italia non riesce a stare al passo coi tempi è davvero numeroso, e su questo non ci piove.