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Tu chiamale se vuoi esortazioni

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Tu chiamale se vuoi esortazioni

Nel giorno del tanto agognato quanto contestato obbligo di esibire il Green Pass pressoché ovunque, che secondo la “cabina di regia” dovrebbe essere un provvedimento atto ad azzerare i contagi incentivando le persone a vaccinarsi, il più rappresentativo dei virologi conniventi (ovvero il direttore del National Institute of Allergy and Infectous Diseases, Anthony Fauci) ha dichiarato che se l’aumento dei casi di Covid 19 registrati negli USA continuasse ininterrottamente anche in autunno e in inverno il Paese potrebbe ritrovarsi a fronteggiare una nuova variante del Sars Cov2, peggiore della variante Delta e addirittura immune ai vaccini stessi. Per questa ragione dunque, l’invito alla somministrazione di massa – con l’implicito monito rivolto ai più alti rappresentanti delle istituzioni statunitensi ad orientarsi verso l’obbligo indiscriminato, al nobile e unico scopo di salvare vite umane – sarebbe indispensabile. Ora, partendo dal presupposto forse più semplice, oltre che diffuso – ovvero che se le cure anti covid alternative c’erano e fortunatamente ci sono ancora, ma che per ragioni sostanzialmente economiche non si sono volute apposta attuare in via ufficiale (certificazioni, eccetera e eccetera, in Italia lo strano caso del Dottor De Donno è piuttosto evidente a tal riguardo) – per quale ragione il suddetto virologo avrebbe messo in guardia il mondo intero sull’eventualità di una nuova pericolosa variante? Per evitare di creare ulteriori allarmismi forse? Oppure per dire esattamente le cose come stanno, ovvero che passeremo dalla padella alla brace (che in termini scientifici equivarrebbe a dichiarare che passeremo da una pandemia a un’endemia) ? Assodato il fatto che l’errore più gigantesco che è stato da tutti commesso nella gestione di questa emergenza permanente sia stato (e purtroppo continua ad esserlo) quello della comunicazione – si pensi soltanto al bombardamento multimediale ininterrotto fatto dal mainstream informativo nei confronti di chi, per diritto costituzionale, ha la facoltà di scegliere cosa voler fare e non certo di essere etichettato, additato e discriminato come un No Vax, manco fosse sua la responsabilità di quello che è successo – che paradossalmente accomuna le opposte fazioni, occorre ricordare che tutti gli strumenti che sono stati messi a disposizione per sconfiggere il virus avrebbero dovuto essere finanziati dalle istituzioni, a cominciare dal risarcimento nei confronti delle innumerevoli vittime che si sono registrate da un anno e mezzo a questa parte. Quando però è la stessa collettività a dimostrarsi passiva, oltre che annichilita, e pronta ad obbedire ad ogni nefandezza propinata dalle istituzioni, allora diventa difficile rialzarsi dalle batoste subite : si comincia con l’accettare, per esempio, il fatto di dover andare a lavorare pagando per farsi fare il tampone (qualora non si volesse fare il vaccino) mentre al contempo c’è chi si permette di dire perfino che se rifiuti di farlo, il vaccino, o sei un fesso oppure un irresponsabile che pensa solo a se stesso – senza contare i politici che declinano la responsabilità di controllo del Green Pass ai gestori dei ristoranti, addirittura – per poi passare a scegliere spontaneamente di frequentare qualsiasi locale al chiuso, facendo assembramenti, certi del fatto che la panacea contro ogni male ti possa salvaguardare per il resto dei tuoi giorni (nel caso il vaccino lo avessi fatto) senza per altro “avere la minima possibilità di contagiare gli altri”, di modo che, alla fine della fiera, ti convincerai anche tu che l’unico rimedio potente ed efficace contro questa pandemia non potrà che essere questo vaccino (la cui scadenza in Europa è prevista per inizio Ottobre) e che perciò, se inizialmente eri scettico, diventerai anche tu pronto sia per la somministrazione che per la discriminazione.