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Sostituzione biologica

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Sostituzione biologica

A detta dei cultori della visione transumanista, se si riuscisse ad impiantare il nostro patrimonio genetico di conoscenze all’interno di corpi materiali durevoli (nel tempo, così come nello spazio) si riuscirebbe finalmente a coronare il sogno utopistico di essere immortali. Come è noto, il transumanesimo rifiuta a priori il concetto di malattia e di morte in quanto impone all’essere umano una condizione limitata o, per meglio dire, umiliante (secondo tali cultori) e pertanto, in ragione di questo, il progresso e la pianificazione digitale non possono nè tantomeno devono essere o sentirsi mai minacciati da alcun ragionamento etico o filosofico rilevante. Detto questo sarebbe interessante capire come, ma soprattutto perché è nato il transumanesimo e perché sta crescendo in modo così esponenziale. Alla luce di quanto sta accadendo nel mondo si potrebbe cominciare con il dire che una delle motivazioni più evidenti è – come del resto lo è sempre stata – la conquista e il mantenimento del potere da parte delle classi elitarie a scapito della collettività, relegando quest’ultima a un livello di servilismo tale da essere addirittuta talmente assuefatta dalle idiozie imposte giorno dopo giorno da obbedire a qualsiasi ordine. Già soltanto se si pensasse alle origini, oltre che alle cause e agli effetti prodotti da questa pandemia, ci si potrebbe convincere per esempio del fatto che la coercizione all’essere diventati d’improvviso ormai quasi tutti malati di Sars Cov2 non abbia fatto altro che favorire quella pessima abitudine ad abusare dei farmaci necessari, avallando di riflesso (inconsciamente) la teoria secondo cui in un futuro nemmeno poi così lontano si potranno addirittura stampare in 3D degli organi umani. Insomma, con l’avvento dell’era tecnoligica si sono fatte comunque molte scoperte, questo è vero, così come è stato tratto giovamento in ogni settore, da queste nuove tecnologie, ma è anche vero però che la Scienza si è posta in questi termini chiedendosi sempre come dover procedere, ma mai perché. A che cosa servirebbe infatti vivere per sempre se mai si riuscisse a capire perché si sta vivendo? A che cosa servirebbe manipolare geneticamente i frutti che la Natura ci offre, manipolando la Natura stessa, se la Natura ci si rivoltasse contro? Perché nè la Politica, nè tantomeno la Religione, non si sforzano più di tanto nell’approfondimento di queste tematiche divulgando in via multimediale, da una parte : programmi inerenti, invece che reality show e, dall’altra, un’enciclica riguardante i pericoli connessi alla creazione di una coscienza artificiale, invece che un’applicazione da scaricare rigorosamente sul proprio smartphone (Click to Pray) che permette all’utente di pregare in santa pace? Forse perché sono troppo impegnati a polemizzare sul significato di certe parole? Oppure perché certe parole dovrebbero essere mai nemmeno pronunciate? Come avrebbero commentato le parole pronunciate di recente dall’attuale Ministro dell’Agricoltura – in merito all’alta percentuale di bassa natalità in Italia, correlata al rischio di una pericolosa «sostituzione etnica» – i cultori della visione transumanista, se qualcuno glielo avesse chiesto? Si sarebbero schierati dalla parte di chi taccia il suddetto Ministro di suprematismo bianco, fomentando polemiche mai sopite al solo scopo di strumentalizzare l’argomento in chiave demagogico/obsoleta? Oppure da quella di chi addirittura lo difende perché “ignaro” (alla stregua dello stesso Ministro) della teoria complottista secondo cui l’estrema destra ha sempre visto lo straniero – o l’uomo nero, a seconda delle varie interpretazioni – come un invasore becero, oltre che incivile, da eliminare semplicemente perché è diverso? Ai posteri, o meglio, agli stessi cultori del post-umano, l’ardua sentenza – sempre che per sentenza si voglia intendere (sia nelle parole che nei fatti) una scelta sociale adeguata ai tempi che corrono, non certo un giudizio conforme all’omologazione di massa e dettato da chiari interessi economici.