Il rebus della matrice
12 Ottobre 2021
Fosforo reload
26 Ottobre 2021
Show all

Siamo nella Emme (Esse)

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Siamo nella Emme (Esse)

Finalmente il gran giorno è arrivato, ieri. Com’era prevedibile le farmacie sono state prese d’assalto in stile D-day, i portuali di Trieste hanno manifestato il loro dissenso, pacificamente, a Napoli è sfilato il corteo per il primo funerale della democrazia, ma tutto sommato a nulla è servito, né ai vaccinati né tanto meno ai non vaccinati. Eppure i fatti dovrebbero dare ragione alle politiche attuate dall’attuale esecutivo in termini di sicurezza e di gestione della pandemia : tramite la campagna vaccinale (unico strumento efficace per contrastare l’espansione di Sars Cov2, fa sempre bene ricordarlo) i contagi si sono ridotti drasticamente, l’economia non è mai stata così forte come in questo particolare e travagliato momento e soprattutto l’uso del Certificato Verde esteso a tutti i lavoratori pubblici e privati ha di fatto consentito ai vari esponenti dell’attuale esecutivo di profetizzare la tanto agognata uscita dal tunnel. C’è stato perfino chi – tra la folta schiera di pseudo giornalisti onnipresenti che presidiano giorno dopo giorno gli spazi mediatici preposti dalle Istituzioni – si è offerto in qualità di garante finanziatore dei tamponi antigenici in favore degli irriducibili complottisti scettici e timorosi che ancora oggi, pensate, dopo circa 20 mesi dallo scoppio di questa ecatombe permanente, non si sono ancora convinti a fare il grande passo, perciò – anche perché, come si suol dire in certe occasioni «basta il pensiero» – meriterebbero qualcosa in più rispetto alla quotidianità scialba di un’apparizione televisiva, magari un incarico al MISE potrebbe incentivarli ad elargire simili pillole di saggezza in termini di giustizia sociale. Peccato però che sia la maggioranza di questo esecutivo che gli zerbini asserviti della stampa indipendente da quando è scoppiata la pandemia abbiano sempre tacciato i cosiddetti no vax e no green pass di non rispettare le norme di distanziamento sociale e di non indossare le mascherine, se manifestavano per un loro diritto sancito dalla Costituzione, ma si siano guardati molto attentamente dal non puntare il dito contro gli assembramenti da esultazione post vittoria agli europei di calcio, tanto per farne uno, di esempio – che da un punto di vista politico nemmeno avrebbero dovuto svolgersi – oppure che abbiano accuratamente evitato di fomentare inutili polemiche a riguardo di assembramenti di ogni sorta provocati da qualche facinoroso di troppo. Così facendo – o meglio, così non facendo – gli MS (i Moderati Salomonici, ovvero una buona parte della maggioranza di questo Governo e stampa nazionale) possono continuare indisturbati ad etichettare le suddette minoranze, quali i tifosi da stadio, i parassiti sociali, etc, come un fenomeno di massa imprevedibile e incontrollato, che tende a manifestarsi di continuo a causa di una mancanza strutturale (oltre che congenita) di istruzione, ma che invece di intervenire apportando le modifiche necessarie a riformare in primo luogo le leggi ormai farraginose sulle telecomunicazioni, non soltanto si limitano a mitigare il dibattito pubblico inerente a tematiche così importanti, ma addirittura incentivano la messa in onda di trasmissioni televisive oggettivamente improponibili. Per effetto dunque, il capro espiatorio c’è ed è sotto gli occhi di tutti e non si capisce proprio per quale oscura ragione a questo punto l’attuale esecutivo non abbia ancora introdotto l’obbligo vaccinale, che come è noto vige in tutta Europa. Del resto prorogare lo stato d’emergenza dal 31/12/2021 al 31/12/2022 è un attimo, il tempo non manca.