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Per Amore, Con Empatia

“LOSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Per Amore, Con Empatia

Giunti ai quasi primi cento giorni dall’insediamento ingiustificato, da parte dell’aggressore russo nei territori governati dall’aggredito ucraino, gli enormi sforzi che sono stati compiuti dai pacifisti senza se e senza ma appartenenti all’eterna alleanza atlantica per cercare di trovare una soluzione immediata del conflitto sembrano intensificarsi di ora in ora : durante l’ultimo Consiglio europeo infatti, che non a caso è durato più a lungo del previsto, le sanzioni – inflitte soltanto marginalmente alla Santa Madre Russia al fine di raggiungere l’agognato compromesso – con ogni probabilità, secondo l’attuale Presidente del Consiglio italiano, dovrebbero cessare a partire da questa estate. Pertanto – visto che questi primi tre mesi di ostilità sono stati propositivi per qualsiasi genere di negoziato – un cessate il fuoco è quanto meno auspicabile, soprattutto perché, invece di continuare ad inviare armi di artiglieria sempre più pesante, i maggiori Stati dell’UE (e non) hanno saputo disobbedire agli sporadici diktat USA con invidiabile pervicacia. Inoltre, a fronte del recente accordo raggiunto a Bruxelles, i leaders UE hanno addirittura sancito il rinnovo per l’acquisto del petrolio russo, alimentando così speranze illimitate nel ricucire quello strappo diplomatico che si era inevitabilmente venuto a creare a causa dell’invasione. Invasione che, è opportuno ricordare (così come ha voluto ricordare l’attuale Presidente in pectore della Commissione Europea che la Russia è l’unico Paese colpevole di questa crisi alimentare globale dovuta al blocco del grano) ha costretto l’UE a pagare il gas russo finanziando la stessa guerra che sta combattendo con le sanzioni per cercare di far aderire l’Ucraina all’eterna alleanza atlantica e, di conseguenza, con il probabile ingresso negli Stati membri dell’Unione anche della Svezia e della Finlandia, di ridurre il proprio spazio territoriale dettato dalla governance statunitense. Inutile dire che andando avanti di questo passo una coalizione Russia/Cina con probabili annessioni di un nuovo ipotetico blocco orientale (che potrebbe perfino emulare il Patto di Varsavia) mai potrà concretizzarsi realmente proprio perché l’invasione tout court – ma più che altro l’esportazione della democrazia in altri Paesi dove impera il più becero totalitarismo semplicemente perché un’altra forma di governo proietterebbe quegli stessi Paesi in una sorta di attuale pre Medio Evo, come di fatto sta avvenendo – unita al controllo globale del debito generando conflitti a tempo indeterminato, non è affatto insito nel DNA di qualsiasi amministrazione governativa USA che si è susseguita dal giorno dell’Indipendenza in poi. Sarà interessante assistere quindi a questo progressivo ritorno alla pace e alla prosperità in tutto il mondo grazie agli sforzi compiuti dall’eterna alleanza atlantica, oppure diventeranno così scontate questa pace e questa prosperità da indurre questa eterna alleanza ad esortare il colosso militare russo ed eventualmente anche il neo blocco orientale ad un’annessione mirata a formare una sola potente e indivisibile amministrazione governativa? Anche se forse resta ancora l’unico linguaggio comprensibile in un mondo che continua a funzionare alla rovescia, purtroppo c’è ben poco da ironizzare. I morti ammazzati non si contano più talmente sono tanti, troppi, e non soltanto in Ucraina. Mai come ora l’inasprimento del conflitto Oriente/Occidente ha raggiunto dei livelli di guardia così alti e dunque la minaccia nucleare è ancora molto seria e tangibile, oltre che assurda. Ogni nazionalismo portato a mire espansionistiche è da condannare, indipendentemente dalla matrice o dalle alleanze. Se non si tratta di questo al tavolo del negoziato, di che cosa si dovrebbe trattare per poter arrivare alla pace?