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Panda sua

“L’OSSERVATORE SPIATO”

RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Panda sua

Perchè i rappresentanti dell’ONU non sono ancora intervenuti per deliberare all’unanimità una congrua sanzione amministrativa a carico della Repubblica Popolare Cinese, da risarcire ad ogni singolo Paese che è stato colpito dalla pandemia entro e non oltre una data da stabilirsi in collaborazione con l’OMS? Temono forse la fine dei rapporti diplomatici tra la Cina e gli altri Paesi, il ritiro di tutte le ambasciate e la conseguente ritorsione bellica che coinvolgerebbe ancora e per l’ennesima volta lo scacchiere militare internazionale? Se al posto del corona virus fosse scoppiato un virus ancora più mostruosamente letale (il che non sarebbe da escludere in un futuro nemmeno poi così lontano) come si sarebbero comportati alle Nazioni Unite, quali strategie e misure di sicurezza avrebbero preso nei confronti di un Paese che sta cercando di colonizzare il pianeta intero partendo proprio dal continente che forse ha più risorse naturali di qualsiasi altro al mondo, ma che è paradossalmente il più povero di tutti? In termini demografici l’esplosione del corona virus per il popolo cinese è stato deleterio : si pensi alle migliaia di morti dichiarati e di possibili altri decessi provocati da ulteriori contagi (anche se, stando sempre e comunque a quanto dicono gli ultimi sondaggi, il picco del tasso di mortalità è stato finalmente raggiunto e che d’ora in avanti non potrà che diminuire). Considerato però il tasso di natalità – che probabilmente è tra i più alti al mondo – viene spontaneo pensare che non ci metteranno molto tempo a recuperare il terreno, o meglio, i semi perduti, soprattutto in virtù delle proposte fatte dal governo cinese per incentivare la crescita demografica. Secondo fonti ANSA, i controlli effettuati dal governo cinese, impegnato come è noto a reprimere manifestazioni di dissenso per la gestione connessa al corona virus, vengono fatti anche tramite app come Twitter (vietato in Cina) per individuare e mettere a tacere le singole persone che diffondono informazioni non gradite all’esecutivo sull’epidemia e – sempre secondo la stessa fonte – in Cina il “Global Times” ha criticato in un editoriale la risposta “lenta” fornita sull’emergenza corona virus da Paesi come Corea del Sud, Giappone, Iran e anche Italia, dicendo in sintesi che la voce del Partito Comunista Cinese, ovvero “Il Quotidiano del Popolo”, si sia mostrato piuttosto preoccupato del fatto che le misure di prevenzione adottate dai suddetti Paesi possano essere risultate insufficienti, passando in buona sostanza, loro, i cinesi, da accusati in accusatori. Qui da noi invece è tutto sotto controllo, incluse ovviamente le misure di sicurezza che sono state adottate dal nostro esecutivo per arginare il fenomeno : si pensi ai voli bloccati per e dalla Cina (come se altri scali non esistessero) si pensi ai comuni posti in quarantena dopo appena 45 giorni (circa) passati dalla manifestazione del primo focolaio epidemico registrato in Hubei (pensarci prima a chiudere le frontiere era troppo difficile) ma si pensi in particolar modo a come né da una parte né tantomeno dall’altra siano in grado di prendere delle decisioni sensate a causa delle solite reciproche e raccapriccianti strumentalizzazioni.