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Le nuove Aguglie

“L’OSSERVATORE SPIATO”

RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Le nuove Aguglie

«Combattiamo contro tre giganti mio caro Sancho : ingiustizia, paura e ignoranza.» Con queste parole – scritte ormai 416 anni fa per la prima volta e rimaste scolpite nella memoria di chi oggi (per fortuna) riesce ancora a comprendere l’ambiguità insita in un termine come “mancia”, detto in italiano – l’ex comico padre padrone (poi da lui stesso ribattezzato papà) del M5S Grillo ha di recente chiarito ogni dubbio in merito alla tanto paventata quanto presunta scissione che si sarebbe dovuta verificare dopo le divergenze avvenute con il fu Premier Conte. Ovviamente si tratta di una bufala. Quale politico potrebbe mai asserire una frase simile e soprattutto in quale contesto? Da un punto di vista democratico Conte ha ragione da vendere, sia in merito al rinnovo dello Statuto che sul fatto di rifiutarsi di fare da prestanome a un garante che non ha fatto altro che dare dei chiari segnali di deriva autoritaria pretendendo di fare delle prove di regime dittatoriale. A proposito della comprensione del termine “mancia” (detto in italiano) volendo approfittare della parafrasi, si potrebbe metaforicamente anche aggiungere che se i rappresentanti dell’ala Contiana dicessero una volta per tutte che è una Regione centrale della Spagna, evitando così di lasciar intendere che invece potrebbe anche essere soltanto un nome inventato di sana pianta da Cervantes, il Chisciotte – il più popolare tra i Jamon Serrano naturalizzati italiani – venderebbe tre volte tanto rispetto al Gran Biscotto, mentre al contempo, se i fedelissimi del Pacato Fondatore lasciassero qualche volta intendere che l’obbligo di fare delle offerte al cameriere di turno dovesse spettare a chi decide di fare di sua spontanea volontà quell’offerta e non esclusivamente al Pacato Fondatore, quest’ultimo riuscirebbe forse ad affinare la propria visione politica. Sta di fatto che nella giornata di ieri al CdM è passata all’unanimità la riforma del processo penale, in cui in sostanza i ministri pentastellati – all’inizio scettici e tutti schierati per una linea astensionista – si sono poi dovuti calare le brache di fronte alla mediazione proposta dall’attuale Premier, in cui in sintesi si allungherebbero i tempi della prescrizione. Sulla prescrizione infatti, la riforma precedente (a firma Bonafede) rimane così com’è, in primo grado – ovvero sia che, dopo la sentenza, il reato non può più essere prescritto – poi però, in appello e in Cassazione, scattano automaticamente i termini processuali e di conseguenza i processi si fermano perché diventano improcedibili : l’ennesima dimostrazione di come e quanto il metodo “bastone & carota” continui ad imperversare risultando il miglior strumento di difesa e allo stesso tempo di attacco di un esecutivo il cui consenso – reso plebiscitario dall’OSUDOP (Organi di Stampa Uniti per Destabilizzare l’Opinione Pubblica) – mira a convincere gli elettori che è cosa buona e giusta fingere di condannare i responsabili di reati gravissimi – specie quelli legati alla p.a. – e che i rincari delle bollette debbano necessariamente essere compensati con i più svariati e corposi Bonus, emblemi della magnanimità e della visione politica sia di questo governo che di altri che lo hanno preceduto, così come di quelli che si susseguiranno. Come se non bastasse qualche giorno fa è anche stata approvata la riforma per far votare i diciottenni al Senato della Repubblica: è diventata una legge costituzionale. È infatti risaputo quanto la loro proverbiale esperienza, unita al loro avallo (indispensabile, in termini di visioni politiche) potrebbe ampliare la platea di credenti nello Spirito di Unità e di Coesione dell’attuale esecutivo. Per effetto dunque – qualora si dovesse concretizzare la scissione del M5S – sarebbe nemmeno poi tanto da considerarlo un evento fantapolitico il fatto che i dissidenti Contiani ritenessero opportuno coalizzarsi con i rappresentanti di un nuovo Movimento sorto dalle ceneri dell’epopea grillina e formato da queste giovani promesse che di certo diventeranno i nuovi astri nascenti della Res Publica, con la sola differenza che, al posto di essere finanziati dal PD (alla stregua delle Sardine) se davvero vorranno decidersi di riprenderlo, il futuro, i soldi dovranno cacciarli fuori da soli.