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L’anno che verrà

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

L’anno che verrà

Mai come in questi ultimi 4/5 anni l’opinione pubblica è stata oggetto di irrisione e di vilipendio: malgrado tutte le assurdità dei tragici eventi che si sono susseguiti – conseguenti a una gestione criminosa del Potere – hanno continuato a dimostrare disprezzo verso le classi meno abbienti, infischiandosene sia delle urgenze che delle emergenze e, a causa di questo, hanno continuato a ridere in faccia sia alle persone meno fortunate che alla classe media, che comunque sta per essere assorbita proprio da quelle persone che, in termini economici, non riescono ad arrivare a fine mese. Ed è senza alcun dubbio inutile svelare l’identità di chi ha perseverato in tali pratiche, perché – grazie anche a diverse narrazioni, che hanno avuto e che tutt’ora godono del privilegio e di smentire e di confutare ogni loro dichiarazione o dimostrazione – quei nomi e quei cognomi sono e saranno sempre sulla bocca di tutti. Se per vendere più copie un giornale si ritrova costretto a redigere un editoriale succube delle forze di maggioranza – o magari perfino “in linea” con quelle di opposizione – parlando alla cosiddetta pancia dell’elettorato medio, vuol dire soltanto che risulterà sempre e comunque tra i quotidiani più letti, visto e considerato che nel novero di quei Lettori militano ancora individui che pensano che il vaccino anti Sars Cov2 abbia salvato miliardi di vite umane. Che poi sono all’incirca gli stessi individui che, o non si sono ancora resi conto (né tantomeno se ne accorgeranno mai) di vivere in una sorta di clausura digitale dorata, che impedirà loro di vedere il mondo oggettivo per quello che è e che sarà, oppure invece, hanno talmente tanti interessi in ballo nel far sì che questi sagaci astanti continuino a vegetare in piena regola (rispettando qualsiasi diktat) che investiranno continuamente ogni risorsa al solo scopo di vietare qualsiasi tentativo di pensiero critico al sistema, rendendosi così complici nel soggiogare tali sagaci astanti alle imposizioni sempre più incalzanti di un regime totalitario subliminale. Il pensare, il riflettere o ponderare, per non parlare del meditare, sono verbi che con lo scorrere inesorabile del Tempo saranno destinati a perdere il loro significato originario proprio perché, a farlo, rimarranno in pochi. Le indiscutibili qualità e gli enormi vantaggi, in termini di crescita e di sviluppo socioeconomico e politico, garantite dalle IA generative creeranno le basi per un futuro glorioso in grado di proiettare l’umanità verso una nuova Età dell’Oro – così come è stato più volte ribadito dal neo eletto 47esimo POTUS. In buona sostanza, con l’insediamento a Gennaio della nuova amministrazione governativa USA, non ci sarà più povertà, gli scambi commerciali favoriranno le economie del Terzo Mondo – in modo tale da aiutare in loco le popolazioni stremate dai conflitti e risolvendo così gli enormi disagi causati dall’immigrazione – ma, soprattutto, udite udite: non ci saranno più guerre! Poi le televisioni di tutto il mondo conosciuto (incluse quelle di universi alieni) diranno anche che: Il nuovo anno porterà una trasformazione. E tutti quanti stiamo già aspettando. Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno. Ogni Cristo scenderà dalla Croce. Anche gli uccelli faranno ritorno.