Show all

Inno alla prosperità

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Inno alla prosperità

Lo scorso sabato, alle ore 15.00, una cosiddetta onda blu di 50000 manifestanti (se non di più, tra artisti e intellettuali) ha invaso Piazza del Popolo a Roma. Tramite il loro spirito libero e super partes hanno così finalmente potuto esprimere la propria appartenenza ad un’Europa più democratica, giusta, e in particolar modo più militarmente adeguata ai prossimi conflitti bellici che inevitabilmente imperverseranno tra Oriente e Occidente. Dunque, in vista di un futuro sempre più radioso – sia per quanto riguarda loro, che i loro stessi figli – difendendo a spada tratta la saggia decisione proposta dai vertici UE di spendere 800 mld di € per il riarmo hanno di fatto espresso il loro NO alla guerra in generale con l’ausilio e la forza di 50000 uomini veri (uomini veri da autodefinizione, preconizzata da qualche luminare sul palco). E visto che con il senno di poi tali sagge decisioni si sono sempre dimostrate lungimiranti, per l’ennesima volta – al nobile scopo di generare un debito estinguibile in poche rate da qualche centesimo – hanno pensato bene di emulare la super potenza a stelle strisce dopo soli 32 anni dal trattato di Maastricht, esortando la popolazione a credere nella prosperità e nella difesa dei diritti umani. Considerato però che il ritardo equivale a dir poco a un batter di ciglia, per riuscire a controllarlo questo debito – e dunque a tirare le redini del commercio e del libero scambio – si potrebbe tranquillamente affermare, in termini metaforici, che l’UE è in pole position. Una prosperità che, a stretto giro, nel concreto si potrà evincere in primis, dal miglioramento dei servizi socio sanitari nazionali, passando poi alla diminuzione della spesa pubblica sui tassi percentuali di chi intenderà affrontare un finanziamento (misure, queste, rivolte soprattutto ai giovani che cercheranno di acquistare almeno il primo degli oltre 50000 immobili che riusciranno senza alcun dubbio ad acquistare) per arrivare infine alla tanto agognata quanto meritata ripresa economica, visto che i prezzi al consumo erano diventati troppo alti semplicemente perché l’offerta di un simile riarmo, così indispensabile, è stata a lungo propinata, ma che la richiesta non era ancora matura, pronta per poter essere esplicitamente manifestata in Piazza del Popolo. Quando si tratta di difendere un Paese, o per meglio dire, quando si tratta di difendere l’unione di 27/28 Paesi membri, che di certo – tramite il ReArm – non potranno che eludere la deterrenza nucleare imposta da USA e Russia in una logica di belligeranza che porterà senz’altro l’umanità ad una pace duratura, se non addirittura eterna, non bisogna badare a spese. Sarà forse per questo che quando si trattano a bocce ferme certi argomenti i militanti di F.I. convergono politicamente con gli elettori del P.D. e viceversa? Chissà! I misteri delle coesioni e/o coalizioni sono infiniti. Magari alla prossima manifestazione quelli di I.V. andranno a braccetto con i F.d.I. soltanto perché la maggioranza delle parlamentari – una volta scoperta la tresca di turno riguardante i loro consorti, e avendo così modo di ricattarli – si troveranno d’accordo nell’emulare le gesta di Lisistrata, con la sola differenza che il ricatto dovrà essere fatto esclusivamente a tutela delle accuse di peculato e abuso d’ufficio mosse dalla Magistratura nei confronti dei loro consorti.

LIVE TIPS
10 Marzo 2025