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I No Jokes

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

I No Jokes

Sull’ormai arcinoto scherzo telefonico fatto all’attuale Premier Nazionale da due ex giornalisti poi comici russi – che a ragion veduta hanno causato le dimissioni del Consigliere diplomatico della stessa Premier – l’Informazione ha dedicato il consueto tormentone mediatico capace di generare come al solito, da una parte, chi sostiene che gli errori commessi sono stati enormi e che per questa ragione sarebbe opportuno che si dimettesse anche la Premier stessa. Mentre dall’altra, c’è chi dice che per paradosso si sia perfino rafforzata la sua immagine, visto che sarebbe potuto accadere a chiunque. Ora, fermo restando che da – un punto di vista oggettivo – se il Capo di uno dei Governi più industrializzati al mondo non sa che l’interlocutore di turno sia un’autorità (dell’Unione Africana, nella fattispecie, che intendeva informarsi sulla situazione in Ucraina) oppure un duo di comici russi (il che significa di per sé che il livello di cyber sicurezza delle Istituzioni non è stato adeguatamente aggiornato) sarebbe quanto meno opportuno evitare di buttare benzina sul fuoco congetturando mere ipotesi. E invece no. Alla stregua dei più incaponiti No Vax (“complottisti” e per definizione e per loro stessa forma mentis) numerosi esponenti della cosiddetta narrazione dominante (di seguito : No Jokes) non hanno fatto altro che sostenere e ribadire che in realtà non si è trattato di uno scherzo, bensì di una strategia attuata dai servizi segreti russi, mirata a destabilizzare il nostro sistema di sicurezza. E ovviamente, a suffragio di queste ipotesi, i No Jokes dispongono di prove schiaccianti e inconfutabili : tanto per cominciare Vovan e Lexus non sono gli pseudonimi di Vladimir Kuznetsov e Aleksey Stolyarov, ma dei nomi in codice dati a due pericolosissimi agenti dell’ex KGB, i quali – per farsi deliberatamente richiamare dall’attuale Premier Nazionale al solo scopo di carpire preziose informazioni e procedure segrete – le hanno fatto puntare contro un fucile ad alta precisione, commissionando tale compito a un esperto cecchino appostato di fronte Palazzo Chigi, tant’è che, vedendo la propria immagine riflessa sul vetro della finestra con un pallino rosso in fronte, l’attuale P.N. è stata oltremodo costretta a richiamarli. Seconda prova : considerato che non molto tempo prima che l’attuale P.N. venisse eletta, l’elogio palese nei confronti del sempiterno Capo del Cremlino era all’apice (del suo modo di fare politica) – mentre invece, da quando è stata democraticamente eletta, non si può certo dire che si sia risparmiata nell’inviare armi allo Stao sovrano d’Ucraina – contattandola telefonicamente e chiedendole sotto mentite spoglie cosa ne pensasse in merito agli sviluppi del conflitto russo/ucraino, le due pericolosissime spie russe hanno di fatto violato il suo sacrosanto diritto a cambiare idea e pertanto devono poter essere perseguibili legalmente, sia nel loro che nel nostro Paese. Terza e ultima prova, o meglio, indizio – che in ogni caso (come suggerì Agatha Christie) fa comunque una prova, sebbene non inconfutabile – secondo i No Jokes è inammissibile pensare che possa essersi trattato di uno scherzo vero e proprio, in quanto sia i fatti che sono seguiti (che le opinioni) hanno dimostrato che l’attuale P.N. intende fare sul serio quando si tratta di far passare delle leggi che promuovino il presidenzialismo, e che perciò l’azione mossa da Vovan e Lexus non potrebbe che essere riconducibile a un vano tentativo di far cadere l’attuale esecutivo italiano. Del resto, sempre per restare in tema di argomentazioni super partes sciorinate dai No Jokes, quando il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha fatto la sua prima recente dichiarazione pubblica dopo gli attacchi del 7 Ottobre scorso sferrati da Hamas contro Israele – dicendo in buona sostanza che perfino i civili e democratici cittadini statunitensi si sarebbero potuti trasformare in pericolosi terroristi se avessero visto con i loro occhi trucidare la propria famiglia – i No Jokes hanno cominciato a pontificare, divulgando commenti e visioni estremiste secondo cui la “narrazione dominante opposta” (quella sciorinata da Hassan Nasrallah, che come è noto è onnipresente su tutto il Maintream internazionale proprio per difendere Hamas) avrebbe giustificato gli atti di terrorismo compiuti, e che pertanto sia Hamas che Hezbollah meriterebbero di essere cancellati dalla faccia della Terra. Non ultimo dei No Jokes, nemmeno due giorni fa, un Ministro israeliano ha dichiarato testualmente che «sganciare una bomba atomica su Gaza è un opzione». La domanda è : prima di schierarsi per qualsiasi Causa e soprattutto, sempre in difesa dei diritti umani di qualsiasi razza o religione, perché non ci si interroga sulle cause e sull’origine di ciò che è accaduto e che purtroppo continuerà ad accadere in Medio Oriente, e perché, se un ebreo non sionista manifesta liberamente il proprio pensiero a Gerusalemme contro addirittura un genocidio che si sta consumando a Gaza sotto gli occhi del mondo, viene pestato senza se e senza ma dalle Forze dell’Ordine d’Israele?