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“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

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Così come da copione scritto e redatto dall’amministrazione governativa statunitense, con l’ausilio h 24 del CTS competente, si sta paventando l’ipotesi che l’obbligo vaccinale (anti Sars Cov2) diventi legge e che perciò nessuno possa più sfuggire alla somministrazione. Ma visto e considerato che il nostro Belpaese (per fortuna) è tra gli ultimi che da sempre non manifestano la loro sudditanza agli USA per svariati motivi (la Food and Drug Administration è soltanto la punta dell’iceberg, immerso negli abissi dei rapporti bilaterali esistenti tra i più svariati e rispettivi enti italo americani) diventa difficile pensare che un nuovo DPCM a firma dell’attuale esecutivo possa emulare i diktat d’oltre oceano, specie perché qui da noi tutti coloro che si sono sottoposti spontaneamente alla somministrazione hanno espresso all’unanimità le loro divergenze circa la liberatoria che si deve firmare prima della sacrosanta inoculazione. Riassumendo, in sintesi : tu, pubblico Stato, che costringi me, privato cittadino, a vaccinarmi (per altro avendo una vasta scelta a disposizione) non soltanto mi assicuri che la sostanza che vuoi inocularmi sia efficace al cento per cento e che soprattutto – visto che la FDA ha garantito che la sostanza prodotta e testata da “Pfizer” è passata dalla fase sperimentale (o emergenziale) a quella certificata (anche perché dirlo all’epoca, che era sperimentale, era un tabù secondo la narrazione ininterrotta del mainstream informativo) – sia sicura, ma addirittura ti fai garante nei confronti dei miei familiari di un congruo risarcimento sia in termini economici che in termini di affettività, qualora io dovessi casualmente andarmene all’altro mondo a causa di questa salvifica imposizione. Perciò la domanda continua ad essere : com’è possibile che ciò avvenga in uno Stato di diritto e per quale ragione, nonostante siano ormai passati quasi due anni dalle prime avvisaglie, si continua imperterriti a tacere sulle origini e sulle cause di Sars Cov2? Non a caso, sporadicamente, ogni qualvolta emergono degli elementi probatori rilevanti, sufficienti ad incriminare i responsabili di questa assurda ecatombe, dal cilindro delle amministrazioni governative coinvolte viene sempre fuori (puntuale come un orologio svizzero) l’ennesimo studio scientifico “insindacabile” che attesta la responsabilità a qualche specie animale (se prima erano i pipistrelli o i pangolini e simili, ora sarebbero diventati i maiali, e via discorrendo) di modo che non si possa far altro che evincere che le amministrazioni governative coinvolte “non si sognerebbero mai di finanziare tali studi” e che pertanto questa pandemia – che guarda caso soltanto ora qualcuno comincia a dire che probabilmente diventerà endemica) sia stata causata ed abbia avuto origine dal salto di specie. Quindi anche questa volta – qualora dovesse concretizzarsi l’obbligo, così come è avvenuto con il Green Pass – i vari governi dovranno ponderare molto attentamente prima di poter deliberare, altrimenti potrebbero ritrovarsi a dover gestire delle situazioni a dir poco paradossali (come ad esempio quello dei ristoratori che hanno invitato i propri clienti muniti di Green Pass a mangiare a Ferragosto senza aria condizionata all’interno del proprio locale ubicato in riva al mare perché la disponibilità dei posti all’aperto era giustamente occupata da chi era sprovvisto del certificato verde) che rischierebbero seriamente di generare una rivolta fuori controllo e senza precedenti.