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Europoi

“L’OSSERVATORE SPIATO”
RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Europoi

Secondo gli osservatori e gli analisti più accreditati siamo in
recessione e le prospettive di crescita e di sviluppo pressochè
nulle proposte da i cosiddetti sovranisti non faranno che peggiorare
la situazione, al contrario, secondo i sovranisti – o comunque secondo
chi è dell’idea che i Paesi africani (ex colonie francesi) sono e
rimarranno schiavi della Francia mentre Paesi come l’Italia
(vedi Grecia, Spagna) sono e resteranno schiavi della Germania,
almeno fino al completo dissolvimento della moneta unica europea –
la recessione è stata causata non soltanto da i governi precedenti
pro austerity di chiaro stampo neo liberista, ma anche,
paradossalmente, dagli stessi analisti e osservatori che non
hanno fatto altro che ripetere di continuo la stessa solfa fino a che
l’opinione pubblica non si convincesse della sua assoluta fondatezza.
“Tutti i cretesi sono dei bugiardi” disse Epimenide, essendo lui stesso
un cittadino di Creta e facendo così riflettere i più importanti
filosofi del passato a proposito del suo paradosso (il paradosso del
mentitore) “Solo io dico il vero”. Dunque, a chi credere? A qualcuno
che dice che tutti gli europeisti e neoliberisti più convinti sono dei
bugiardi, oppure a qualcuno che dice che soltanto i sovranisti dicono
la verità? Il fatto che ogni schieramento possa avvalorarsi di una
miriade di tesi che dimostrerebbero le reciproche convinzioni non
aiuta certo a risolvere l’enigma, comunque sia, posto che la domanda
fosse rivolta a una platea di persone cui, indipendentemente dal loro
schieramento, non interesserebbe in alcun modo capire le cause che
li avrebbero portati ad intraprendere un pericoloso pensiero unico
qualora un sondaggio propinato da i suddetti analisti dovesse
confermare quella tendenza nelle loro ipotetiche risposte, perchè
oggi ad Aquisgrana la Francia e la Germania hanno firmato un accordo
che sancisce di fatto la collaborazione tra i due Stati, rafforzandola,
escludendo gli altri Paesi membri dell’UE sebbene questi ultimi ne siano
parte integrante? Come si dovrebbero comportare questi ultimi alle
prossime elezioni europee previste a maggio? Brexit a parte – data
prevista il prossimo Marzo o quello del 2020, è ancora tutto da
vedere “ovviamente” – ci sarà questo tanto discusso quanto
paventato effetto domino, oppure prevarrà ancora una volta la
linea e il credo garante del neoliberismo, linfa vitale di qualunque
tecnocrate lobby dipendente che si rispetti riuscendo così ad unire
(loro costruiscono ponti, mica muri) le sorti di un continente così
generoso come quello europeo. Secondo fonti dell’ANSA i due leader
dell’asse franco tedesco non hanno voluto rinunciare alle fotografie
di rito scattate davanti allo storico Palazzo dell’Incoronazione di
fronte a una folla che manifestava palesi inni di protesta con
slogan anti europeisti : un chiaro segnale di “onnipotenza” oltre che
di irrisione nei confronti di chi dissente da quel genere di politiche
atte a circoscrivere l’establishment e ad escludere i Paesi (in primis
l’Italia) che non intendono partecipare alla costituzione degli Stati
Uniti d’Europa con quei presupposti, un atteggiamento questo che di
certo non si potrebbe definire diplomatico, proprio a scapito di quella
sicurezza che si sono proposti di garantire ai cittadini europei con la
formazione di un esercito militare. Inutile perciò nascondere le
preoccupazioni, giustificate, e che il clima in buona sostanza potrebbe
anche surriscaldarsi, più ancora di quello che già stiamo vivendo,
auspicando quanto meno di non dover tornare ad assistere alla
barbarie dell’Impero Carolingio visto che comunque la violenza non
passa mai di moda, in ogni caso staremo a vedere.