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Anno di grazia duemiladiciotti

“L’OSSERVATORE SPIATO”
RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Anno di grazia duemiladiciotti

Il caso Diciotti ha dimostrato per l’ennesima volta l’inconsistenza
dell’UE, da cui non si può proprio fare a meno di evincere che – tra
l’impegno preso verbalmente nelle infinite sedute plenarie, assunto
per discutere di come poter gestire al meglio i flussi migratori,
e l’effettivo carico di equa redistribuzione che dovrebbe esserci tra
i Paesi degli Stati membri – c’è di mezzo un oceano di irresponsabilità.
Considerato il complesso iter politico umanitario della questione e a
prescindere dal fatto che un Ministro dell’Interno risulti essere
indagato per sequestro di persona dalla Procura di Agrigento, quegli
esseri umani avrebbero dovuto avere il diritto in primo luogo di
scendere dall’imbarcazione in modo da poter disporre di un’adeguata
assistenza sanitaria altrove senza aspettare che la situazione
degenerasse e, prima ancora, che le autorità ecclesiastiche avessero
già preso la decisione di farsene carico molto tempo fa senza dover
aspettare le proposte del Ministro dell’Interno e soprattutto senza
dover poi pensare di doverli scaricare nuovamente alle istituzioni una
volta passata l’attenzione mediatica. La mancata equa redistribuzione
dei migranti sul territorio europeo, le minacce del nostro Ministro del
Lavoro e dello Sviluppo Economico di voler tagliare i fondi spettanti
all’Ue (pena, pesanti ritorsioni per i cittadini italiani) ma più che altro
i diktat dei vertici dell’UE – che impongono degli interessi per i ritardi
nei pagamenti – non fanno che avvalorare una tesi sostenuta da molti
euro scettici, ovvero quella che prima di fare un’unione monetaria
se ne sarebbe dovuta fare una politica. Peccato però che quegli esseri
umani avrebbero fatto la stessa identica fine anche nel caso ci fosse
stata un’unione politica precedente a quella monetaria, proprio perché
le responsabilità degli enti competenti e predisposti quantomeno a
limitare i flussi migratori non sono state ricoperte con il senso
dovuto. Perché l’ONU evita accuratamente di condannare i colpevoli
di questo scempio umanitario ininterrotto? Perché non si vogliono
accertare le cause che lo hanno provocato, se non perché chi
dovrebbe giudicare appartiene alla stessa fazione di chi dovrebbe
essere giudicato? Perché è diventato tutto così spaventosamente
assurdo e inconciliabile?