“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE
Che le contraffazioni – alla stregua delle falsificazioni di qualsiasi genere – siano rapidamente passate dall’essere diventate ordinarie all’aver aggiunto dei valori imprescindibili al DNA di chi le pratica d’abitudine è risaputo – in termini di materiale inorganico che viene trasmesso senza tregua ai posteri. Sarebbe sufficiente limitarsi a menzionare il cosiddetto fact checking per rendersi conto di come e oltremodo di quando, per esempio, il codice genetico dei posteri che hanno continuato a produrre notizie false sia stato alterato : si pensi alla stessa definizione di “fact checking” che – invece di essere da tutti chiamata “una verifica che stabilisce se il contenuto di una notizia è vera oppure è falsa” – ha assunto la propria universalità di comprensione (in inglese, così come per altre infinite definizioni) a causa della tra virgolette normalità che si evince dal parlato, proprio perché è una forma più concisa, immediata, e dunque capace di non esasperare più di tanto due interlocutori che si stanno confrontando in un dibattito televisivo.; si considerino i controllori, soprattutto, i garanti dell’Informazione, i quali, pur assodando la veridicità di una notizia da una fonte attendibile con tutti gli strumenti che hanno a disposizione, manifestano un silenzio assordante quando accadono dei fatti assurdi alle persone, e che – invece di segnalare perentoriamente le relative responsabilità penali nei confronti di quelle persone, da parte dei governi che si susseguono – inducono le persone a ritenere che sia diventato normale tacciare di irresponsabilità e discriminare chi si è rifiutato di sottoporsi alla somministrazione di un vaccino sperimentale, nonché obbligatorio, pagando oltretutto di tasca propria (per 3 se non 4 mesi consecutivi) per farsi fare un tampone antigenico pur di recarsi sul posto di lavoro. Eppure – nonostante un susseguirsi ininterrotto di assurdità, che di fatto sono diventate normali grazie a un contributo informativo garantito quotidianamente – l’opinione pubblica generale continua a credere alla propaganda ciclica. L’attuale dibattito pubblico (pressoché permanente e presente su qualsiasi canale multimediale) – quello che conta, per cercare di orientare in qualche modo le masse verso una direzione di obbedienza totalitaria – è imperniato su delle tematiche che stanno coinvolgendo tutti, indiscriminatamente, ovvero, quello in merito all’uso delle intelligenze artificiali generative. Inutile ricordare quanti interrogativi sia in grado di sollevare – specie di carattere etico – utile invece, forse, cercare di comprendere le ragioni del pro e quelle del contro : «Le straordinarie opportunità che si presenteranno ai nostri occhi tramite l’ausilio delle competenze offerte da umanoidi senzienti sono inimmaginabili, in termini di elaborazione di dati e di calcoli, sotto ogni punto di vista. Per questo non dobbiamo aver paura di scenari apocalittici, oppure di confondere l’etica con la necessità, e riuscire ad immaginare una convivenza possibile con il futuro, posto che ormai siamo arrivati al punto di stabilire soltanto quando, avverrà questo futuro con gli umanoidi, e non, se in effetti sarà proprio così» Questo è quanto in sintesi e in sostanza affermano i sostenitori del pro. «Quando un robot senziente, dotato di I.A. generativa e auto programmato per assistere un anziano paziente cardiopatico nella propria abitazione, dovrà scegliere che cosa fare nel caso di un attacco cardiaco simultaneo alla mancanza di auto alimentazione di energia elettrica o solare, che cosa sarà intenzionato a fare? Salvare l’anziano paziente assistito, oppure salvare se stesso? Se non fosse dotato di coscienza umana, salverebbe il paziente assistito?» E questo è in sintesi e in sostanza quanto si chiedono e vi chiedono i sostenitori del contro, Ora, confrontando le ragioni degli uni e le ragioni degli altri, quali dovrebbero essere vere e quali false? Perché schierarsi, quando tanto è già stato tutto deciso? Ancora una volta dunque – nella fattispecie, evocando lo spauracchio del restare ancorati a delle logiche obsolete – i governi di tutto il mondo (avallati dai sostenitori del pro) non potranno far altro che essere costretti a far leva sul terrore della perdita dei posti di lavoro che inevitabilmente si perderanno con l’introduzione delle I.A. generative in ogni settore produttivo, al solo scopo di esortare la collettività a seguire l’unica strada percorribile. Quindi le seguenti domande non possono che sorgere spontanee : per poter convivere in perfetta armonia simbiotica con degli esseri creati artificailmente, si potrebbe fare a meno delle contraffazioni di genere? Oppure, forse, sarebbe il caso di affidarsi a qualche falsificazione identitaria?