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Permessi & Divieti

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Permessi & Divieti

Ci risiamo. Dal “giustificato” «movimento ondulatorio» preconizzato in Aula Parlamentare dall’attuale Ministro dell’Interno in merito ai fatti relativi al penultimo rave party svoltosi in quel di Mezzano, nel Viterbese, al “prudente” «non siamo intervenuti perché la situazione sarebbe potuta degenerare» (detto dall’attuale Prefetto di Torino a riguardo dell’ultimo, tenutosi in quel di Stupinigi) sono passati poco più di 70 giorni e il risultato è evidente : il “nulla osta” concesso per celebrare simili manifestazioni di scherno nei confronti dell’intera collettività viene non soltanto “autorizzato” senza aver fatto i minimi controlli per cercare quanto meno di evitare che assembramenti del genere contribuiscano alla “diminuzione” dei contagi, ma addirittura viene giustificato da alti esponenti delle Istituzioni, i quali, coadiuvati dalle migliori penne degli Organi di Stampa nazionale, si limitano a puntare il dito contro chi manifesta in piazza per i propri diritti, minimizzando sia gli episodi di Mezzano che quelli di Stupinigi. Vero è che a Trieste sono scesi in Piazza senza mascherina e ammassati come tante pecore allo sbaraglio e che perciò, in ragione di questo, le manifestazioni sono state vietate fino a fine anno. Ma la domanda è : possibile che i contagi siano risaliti soltanto in Friuli Venezia Giulia mentre il Lazio e in Piemonte no? Mettiamola così : visto che – secondo quanto stabilito dalla legge lo stato d’emergenza dovrebbe finire il 31/12/21 e che se fosse prorogato diventerebbe di fatto illegale – e che, oltremodo, portare il dibattito comunque verso una proroga (fino a un termine “massimo” del 31/03/22, malgrado proprio in queste ore si sta apprendendo dall’Informazione di Stato che la “cabina di regia” sta già ragionando per un prolungamento dell’uso del Certificato Verde fino a Giugno) implicherebbe l’ennesimo “spreco di risorse” (in termini economici, si pensi all’esborso pro capite per il costo di un tampone antigenico) oltre che di altri “nulla osta” concessi ai professionisti del delirio spontaneo e incondizionato, perché non pensare di creare una nuova piattaforma digitale universale in grado di elaborare i dati analitici relativi all’indice RT pianificando il tracciamento dell’individuo prima ancora che decida di muoversi dalla propria abitazione? Sarebbe interessante come proposta, per l’attuale esecutivo, l’eventualità di introdurre nei prossimi DPCM gli arresti preventivi per chi dovesse spostarsi da casa per recarsi in chiesa per poi, all’ultimo momento, decidere di partecipare abusivamente a un rave party? L’ipocrisia dimostrata fin dall’inizio di questo periodo pandemico (sempre e comunque sperando che resti, un periodo) dalle più svariate amministrazioni governative nel gestire le evoluzioni di un virus «sconosciuto, trasmesso inconfutabilmente oltre che insindacabilmente dall’animale all’uomo attraverso il salto di specie» non ha fatto altro che continuare a generare violenza e odio sociale, fomentando teorie astruse e non dimostrabili per un semplice fatto, ovvero perché. se fossero dimostrabili oggi, le misure di sicurezza del G20 di Roma non sarebbero state a “soli” 10 km di distanza dagli avversi manifestanti, ma con ogni probabilità nemmeno avrebbe avuto luogo. Così come ieri dunque, sia oggi che domani il «Non potranno mentire in eterno» – di pasoliniana memoria – non potrà che essere e diventare un argomento fondante e sempre attuale del dibattito politico generale.