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Rischio calcolato

“L’OSSERVATORE SPIATO”

RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Rischio calcolato

Tutti quelli che, in buona fede, hanno dichiarato pubblicamente che l’obbligatorietà del vaccino contro il Sars Cov2 dovrebbe essere attuata ed estesa a chiunque – pena la perdita del proprio posto di lavoro – sono adulti e vaccinati, il che vuol dire che, in altre parole, sanno di aver ragione da vendere e che proprio per questo si stanno mobiltando in massa per far sì che l’attuale esecutivo approvi in tempi stretti una norma che la ratifichi senza dover necessariamente aspettare un decreto legge. Ma fare questa legge sarebbe una cosa buona e giusta, oppure un qualcosa di inaudito e di profondamente sbagliato? Premesso che i tempi di realizzazione di un qualsiasi vaccino siano noti a tutti – e considerata anche l’eccezionalità da parte della comunità scientifica tutta, di essere stati costretti a crearlo più in fretta rispetto ai normali tempi di realizzazione (sempre che per realizzazione si voglia intendere dallo sviluppo in laboratorio al braccio dell’utente passando dall’essere testato, sperimentato e approvato dagli enti preposti, e a prescindere dalle case farmaceutiche che lo hanno prodotto) con quale diritto gli untori dell’obbligatorietà stanno spingendo in tal senso per far approvare questo eventuale straordinario DDL? Stando a quanto dichiarato dalla maggioranza di queste persone (anche perchè chiamarli untori potrebbe evocare spiacevoli ricordi, sotto diversi punti di vista) la questione nemmeno dovrebbe porsi : primo, perchè chi ancora non ha capito che questo vaccino è la nostra sola via d’uscita dalla pandemia è perchè evidentemente fa parte di quegli individui che sono o del tutto privi di razionalità e di logica, oppure di quelli che hanno un interesse distorto nel vedere e strumentalizzare sporadici episodi isolati, nonostante sia stato ampiamente dimostrato che non esiste alcun nesso causale tra la somministrazione del farmaco e gli ultimi decessi registrati. Secondo, perchè tutte le persone che operano nell’interesse del Paese e della collettività – il personale sanitario in primis – hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati, visto che hanno addirittura sacrificato e continuano ad oggi a sacrificare la propria vita per salvare anche coloro i quali sono contrari alla somministrazione; e in ultimo, perchè chi si rifiuta categoricamente di sottoporsi alla somministrazione non danneggia soltanto sé stesso, ma anche gli altri, ragion per cui va punito con l’unico strumento che può convertirlo a una scelta più assennata : ovvero con l’allontanamento forzato dal proprio posto di lavoro. Provvedimento questo che per certi versi è analogo a quella proposta di disporre di un passaporto sanitario obbligatorio per poter viaggiare all’interno della comunità europea, risolvendo così, con ogni probabilità, le note nonché continue emergenze relative alla clandestinità e all’immigrazione. Stando invece alle dichiarazioni pubbliche dei No Vax la questione si fa leggermente più complessa. In primo luogo perchè, quelli che credono che promulgare una legge del genere sia pura follia, pensano al contempo che i cosiddetti negazionisti siano degli individui che non hanno rispetto né per loro stessi né tantomeno per gli altri, e che per questo forse dovrebbero essere puniti più severamente. E poi perchè, forse, qualche domanda in più se la sono fatta rispetto a chi accetta incondizionatamente qualsiasi provvedimento attuato da un esecutivo che prendesse anche soltanto in considerazione l’eventualità di rendere obbligatorio un vaccino creato in circa dieci mesi da quando è stato commissionato; (per non parlare delle conseguenze annesse e connesse sia agli attuali rischi che a quelli a medio e a lungo termine che potrebbero comunque manifestarsi) ma soprattutto – in prospettiva degli enormi sbocchi professionali che si sono venuti a creare grazie a questa pandemia – perchè gli individui che appartengono a quella specie di contrari a questo vaccino (non ancora bene identificata) sono consapevoli del fatto che rifiutandosi di sottoporsi alla somministrazione potranno beneficiare di vantaggi colossali, dal punto di vista professionale, generando di fatto un considerevole conflitto d’interessi. Dunque sarebbe qualcosa di inaudito e di profondamente sbagliato cercare di promulgare e ratificare questa legge, oppure sarebbe cosa buona e giusta? Ai posteri l’ardua sentenza, verrebbe da dire. Resta comunque il fatto che non possano che sorgere altri interrogativi : a quali ulteriori seri rischi di ordine pubblico (rispetto a quelli che già stiamo correndo) andremo incontro qualora si approvasse una simile legge?