Benedetta illusione
5 Gennaio 2021
Obiettivo raggiunto
18 Gennaio 2021
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Uno Stupido Animale

“L’OSSERVATORE SPIATO”

RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Uno Stupido Animale

L’immagine in 3B (Becero/Bifolco/Benestante) di un trumpiano DOC che insieme a diversi suoi simili invade il Palazzo di Capitol Hill ricoperto da una sola pelliccia di muflone estinto indossando un copricapo vikingo e facendo ovviamente il giro del mondo all’istante con il nulla osta della Polizia di Stato, è un’immagine pregnante, che si commenta da sola, ma anche al tempo stesso che vale la pena approfondire considerato che in appena 250 anni di democrazia non si è mai vista prima. Oltre a farsi largo l’ipotesi di appellarsi al 25esimo emendamento per rimuovere nonché destituire definitivamente il Ciuffo d’Oro, è proprio il caso di dire che se anche questa volta il 45esimo Presidente eletto degli U.S.A. dovesse passarla liscia a bocce ferme significherebbe che in quel Paese il blow job presidenziale conterebbe più che un assalto di riottosi negazionisti Covid nelle sedi istituzionali al grido di Occupy Capitol Hill. A parte il bilancio tutto sommato tragico dell’epilogo della sommossa, ciò che maggiormente indigna è stato vedere come i quattro fedeli patrioti martiri della Libertà e caduti per una giusta Causa (insieme a tanti altri feriti) abbiano potuto fare irruzione in pratica giocandosi la partita in cento contro uno – dare qui da noi il numero esatto dei manifestanti e dei poliziotti non conviene, sarebbe un po’ come cercare di contare le Oche in difesa del Campidoglio. Ora che i buoi sono scappati hanno eretto in tempo record una recinzione a tutela del luogo (manco avessero assoldato una squadra di cinesi o di messicani) ma il fatto di non averci pensato prima – specie dopo le dichiarazioni incendiarie esternate dal Ciuffo d’Oro – come dovrebbe essere considerato, alla stregua di una reazione popolare imprevedibile, oppure come una mera occasione strumentale tra virgolette giustificata per il sempre tra virgolette sospetto di brogli elettorali? Insomma, alla fine della fiera la domanda che torna prepotentemente alla ribalta e da cui si dovrebbe cominciare a far ripartire il dibattito politico quando accadono finti colpi di Stato come questi è sempre la stessa : è vero oppure è falso che le ideologie sono diventate obsolete? Gli elettori democratici si sarebbero forse comportati allo stesso modo se avessero perso le elezioni? Se al posto dei pacifici e mansueti sostenitori del Ciuffo d’Oro si fossero presentati di fronte a Capitol Hill lo stesso numero di afro americani pronti a manifestare i loro diritti di esseri umani – si pensi solo, per esempio, alla barbara uccisione di G.Floyd da parte della Polizia di Stato – quanti agenti (federali e non) avrebbero schierato in difesa di Capital Hill? Se invece di sfilare in nome dell’American first, della pulizia etnica, e di tutte quelle menate sulla salvaguardia del proprio posto di lavoro – mentre al tempo stesso sono proprio i cinesi o gli ispanici a fare i lavori più umili e degradanti perchè la maggior parte degli americani non hanno voglia di farli – i repubblicani manifestassero il loro dissenso sull’operato reale dei democratici, quanti voti in più prenderebbero? Se invece di pensare alle minoranze e ai diritti dei più poveri ostinandosi a susseguirsi indiscriminatamente, professandolo, ma comunque fingendo di occuparsene, i democratici ammettessero a chiare lettere di aver abusato del loro potere per il proprio esclusivo tornaconto personale, le intenzioni di voto del loro elettorato cambierebbero? Il 2021 è appena iniziato, ma la risposta è no, le ideologie non diventeranno obsolete né ora né mai, proprio perchè – anche se la parola chiave per qualsiasi genere di politiche che si dovrebbero attuare in qualsiasi settore per non dover ritrovarci un giorno non così lontano ad oltrepassare i limiti che la Natura ci ha imposto e che non può più fare a meno di sopportare grazie ai nostri sconsiderati comportamenti è sostenibilità, e che proprio per questa ragione le maggioranze e le opposizioni di tutto il mondo si sarebbero dovute unire già da tempo (a ragion veduta in una simile emergenza come quella che stiamo tutt’ora vivendo) – chi con la politica ci campa occupandosi anche di sviluppo sostenibile, continuerà da una parte ad essere un democratico – fingendo di aiutare il prossimo e dichiarando apertamente la sua vocazione di mettersi al servizio della collettività nell’interesse del Paese – e dall’altra un repubblicano, esortando i popoli alla rivolta facendo leva sui loro più bassi istinti.