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V.Day, Giornali : Panacea

“L’OSSERVATORE SPIATO”

RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

V.Day, Giornali : Panacea

Secondo gli ultimi dati relativi ai danni causati dalla pandemia e in rapporto alla proporzione tra la densità degli abitanti di un Paese e i confini del proprio territorio, l’Italia ha raggiunto un invidiabile primato in classifica (in termini di decessi da Sars Cov2) superando ormai da qualche giorno la modica cifra di settantamila vittime. Disquisire di quale sia in effetti il reale numero, di patologie regresse, e di come in buona sostanza queste vittime siano state contagiate, è una facoltà che spetta di diritto agli opinionisti e a chi in genere viene profumatamente pagato dalle varie emittenti televisive per tra virgolette esibirsi in confronti pubblici che dovrebbero essere regolamentati con delle norme molto severe, ma che invece continuano ad essere mandati in onda solo per soddisfare le esigenze di chi non può fare a meno di assistere a simili spettacoli. Inutile dire a che cosa e soprattutto a chi servono questi spettacoli – visto che sia i protagonisti che la platea dei beneficiari è ancora troppo numerosa e anche perchè, in casi come questi, la retorica annoia – mentre invece sarebbe utile, forse, interrogarsi sul perchè ad oggi il dibattito politico multimediale abbia soltanto sfiorato il tema delle responsabilità penali e civili in merito a quanto è avvenuto, che dovrebbero riguardare diversi esponenti di spicco del panorama socioeconomico. Pur facendo i nomi e i cognomi dei presunti responsabili dei presunti reati che avrebbero commesso – ovvero l’averlo creato apposta in laboratorio, il Sars Cov2, per poi diffonderlo a seconda delle aree strategiche designate per mettere in ginocchio l’economia mondiale, traendone vantaggio – non si riuscirebbe a dimostrare la loro colpevolezza prima di 40/50 anni. Quindi? Meglio non approfondire l’argomento e portare l’opinione pubblica a credere che per colpa di un pipistrello o di un pangolino – che tredici mesi fa avrebbe trasmesso il Sars Cov2 all’uomo con il cosiddetto salto di specie in quel di Wuhan – il mondo è cambiato e che perciò dovremmo rassegnarci all’idea di convivenza (sia con questo che con altri virus nati dai nostri pessimi comportamenti, il che in parte è anche vero) tanto non ne verremo mai a capo : sembra essere questo il messaggio che passa attraverso i maggiori network nazionali e internazionali, quotidianamente, proprio come se il fatto di non parlarne, o magari di fare delle inchieste decisamente più incisive, mirate a confutare dogmi scientifici imperscrutabili, fosse un obbligo imposto, ineluttabile. Per fortuna oggi, 27/12/2020, qualsiasi dubbio o paura infondata a proposito di questo come di altri sospetti inerenti al tema – sospetti nati esclusivamente sulla base di pure illazioni e teorie complottiste – verranno in primo luogo chiariti per poi essere vanificati dalla prima somministrazione del potentissimo vaccino anti covid creato in nemmeno dodici mesi dalla comparsa di Sars Cov2. Il sogno di eliminare definitivamente l’incubo diventa alla fine realtà, grazie alla massiccia campagna di distribuzione del miracoloso antidoto mai registrata nella storia dell’umanità. Non a caso l’avvicendarsi di noti personaggi pubblici (politici e non) – che di recente hanno fatto a gara per dichiarare di voler vaccinarsi in diretta al fine di esortare quanta più gente possibile all’emulazione – ha continuato ad imperversare nell’etere come un mantra, mettendo addirittura le mani avanti sull’eventuale obbligatorietà di somministrazione (pena, il licenziamento dal proprio posto di lavoro per chi dovesse rifiutarsi). Come se la colpa fosse del lavoratore medio, che con il suo irresponsabile comportamento avrebbe deliberatamente fatto alzare l’indice RT, incurante del rispetto delle stringenti misure di distanziamento sociale adottate dai rispettivi governi, come se avesse saputo dell’esistenza di un piano pandemico internazionale e si fosse rifiutato apposta di attuarlo in tempo per consentire un maggiore controllo sul debito generato. Grazie al miracoloso antidoto però, inoculato per la prima volta in tutta Europa, insieme, nella storica giornata di oggi, l’incubo di questa terrificante pandemia sparirà e finalmente si potrà tornare a sorridere e ad abbracciarsi fraternamente e, cosa più importante, a smettere di pensare che l’assurda ipotesi di una guerra batteriologica tra USA e Cina sia ancora in atto.