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Sir Brain

         “L’OSSERVATORE SPIATO”

         RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

                                              

   Sir Brain

  L’idea di aumentare le capacità cognitive attraverso la tecnologia, definita da alcuni come transumanesimo, di solito è sempre rimasta limitata nei confini della fantascienza, eppure Neuralink – l’azienda ipertecnologica neuro scientifica il cui CEO risponde al nome di Elon Musk, che purtroppo non è un dopobarba – ha dichiarato ieri, tramite appunto il suo amministratore delegato nonché fondatore di Neuralink, che installare un microchip nel cervello in grado di farlo interagire (il possessore del cervello, beninteso) con un computer potrebbe già diventare una pratica di uso comune l’anno prossimo – il che, tradotto in termini più realistici, significa che tali esperimenti potrebbero essere già stati effettuati da almeno una decina d’anni. Ora, è vero che la realtà supera sempre la fantasia, ma nel caso qualcuno avesse tempo e voglia di leggersi “Sir Play”(per esempio, oltretutto gratis, direttamente da questo stesso sito, ed è sia a scopo promozionale che personale che intendo segnalarlo) si renderebbe conto all’istante che questo Elon Musk mi ha fregato la storia con ben 47 anni di anticipo interpretando ad interim sia l’amministratore delegato, l’ingegner Harold Taylor, che il padre fondatore della Xeno Factory System, ovvero il magnate Donald Fleet. Lo scopo primario dei fautori di Neuralink è quello di creare una sorta di simbiosi tra l’essere umano e le intelligenze artificiali, di modo che, dal’alto della loro visione empatica mirata senza dubbio a migliorare le condizioni di vita di noi tutti ogni secondo che passa, si possa condividere – specie da un punto di vista etico –  il fatto che un paraplegico possa interagire con il proprio smartphone direttamente dalla sua corteccia cerebrale, oppure che un non vedente (dalla nascita) riesca finalmente ad aprire gli occhi sul mondo che lo circonda attraverso il resoconto propinato dall’intelligenza artificiale impiantata nel suo cranio. Che questi signori siano perciò dei veri missionari, la cui magnanimità supera di gran lunga l’operato della compianta Madre Teresa di Calcutta, è evidente, si pensi agli scenari e agli sbocchi commerciali che una simile operazione comporterebbe qualora venisse condivisa dalla maggioranza, ciò che però risulta ancora intriso di opacità è come i vari governi non abbiano martellato (tramite le incudini della propaganda multimediale) una notizia del genere che dovrebbe essere, anzi scusate, che dovrebbe quanto meno far venire la nausea a forza di sentirne parlare. Se però un imprenditore come Elon Musk dichiara pubblicamente che Neuralink non diventerà un laccio neuronale che controllerà le menti delle persone una cosa soltanto si può ancora fare : credergli, anche se nessuno ne parla.