Opinioni di un anonimo rinominato
21 Settembre 2016
Tototermini
11 Gennaio 2017
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Telelivello

“L’OSSERVATORE SPIATO”
RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

TELE : // LIVELLO. IT

Se è vero che la coerenza – che dovrebbe essere un valore fondante
per ognuno di noi – nell’affrontare tematiche rilevanti potrebbe
risultare obsoleta per molti, perché la stessa categoria di persone
che appartiene a questa maggioranza è la prima a dire che gli
argomenti rilevanti discussi venti o trent’anni prima, se non
addirittura cinquecento, risultano ancora attuali quando
l’interlocutore di turno cerca di capire da loro proprio perché
si stava meglio allora di adesso? Lo stancarsi di ripetere
continuamente cose identiche dette in passato – in altri termini
e con altri presupposti, è ovvio – non pregiudica forse una perdita di
questo valore con un conseguente calo di attenzione da parte di chi
ancora lo apprezza? In sintesi – venendo al dunque, vale a dire
considerando che l’argomento in questione è il livello del palinsesto
televisivo propinato all’utente – è vero che le più disparate categorie
di pubblico che utilizzano un servizio offerto sia da emittenti pubbliche
che da quelle private hanno a disposizione innumerevoli alternative
per selezionare i programmi trasmessi, ma quale sarebbe in effetti
la causa primaria che determinerebbe l’oscillazione degli indici di
ascolto? Meter a parte – e cioè escludendo lo “strumento principe”
che in teoria dovrebbe rilevare i dati di gradimento semplicemente
perché le cosiddette famiglie campione ne avrebbe fatti installare
un numero considerevole nelle proprie abitazioni – si potrebbe quindi
rispondere che lo zapping – fenomenologicamente parlando si capisce –
è diventata una pratica in disuso, tant’è che in ogni famiglia che si
rispetti ormai ci si sintonizza su un solo canale per un mese
consecutivo durante cui tutti i membri che ne fanno parte
naturalmente non vedono l’ora di guardare le trasmissioni che
vengono mandate in onda. Parliamoci chiaro : quelli che cambiano
facilmente canale ogni cinque secondi sono una rarità, rarità che
forse è paragonabile ai pochi “mipiacepensareisti” oppure ai
rarissimi “parloallapanciadellepersoneisti” che si vedono in
circolazione, questo si, ma sono pur sempre una rarità.
Per non parlare (purtroppo) della recente estinzione da parte di
quelli che per dire qualcosa il cui significato è tra virgolette hanno
gareggiato ad armi pari con free climbers del calibro di Manolo –
con la sola differenza che lo scalatore spagnolo riusciva (o riesce
ancora?) a restare appeso ad una roccia in alta quota con il solo
dito mignolo lasciando sospeso nel vuoto tutto il peso del suo corpo.
Dunque, che fare? Se il livello del palinsesto televisivo è scaduto,
o meglio, è quel che è, ovvero sia nullo – su quasi tutti i fronti,
eccezion fatta per chi è costretto a combattere quotidianamente
proprio su quei fronti – perché allora non provare a fermare questo
dilagante e inarrestabile fenomeno creando un portale che si occupi
di segnalare come soffermarsi per più di cinque secondi sugli eventi
indesiderati cercando di mantenere la propria soglia auto lesiva ad un
livello accettabile? Volendo dimostrare, anzi, prima di tutto occorre
precisare che i passi esplicativi che rendono evidenti simili
dimostrazioni sono molto costosi e includono perciò dei privilegi
incalcolabili, alla stregua, se non addirittura più cospicui dei vitalizi
dei politici – derivati esclusivamente dai proventi dei diritti d’autore
è chiaro – per cui non tentate in alcun modo di scopiazzarli imitandoli
come fonte di ispirazione, altrimenti potrete ritrovarvi miliardari
senza saperlo (così come quel politico che un po’ di tempo fa non
sapeva nemmeno che gli fosse stata intestata a suo nome una
proprietà immobiliare). Detto ciò iniziamo con l’analizzare il primo
passo esplicativo – che in sostanza spiega l’origine di questo portale,
gestito in collaborazione con gli enti predisposti alle telecomunicazioni
e con il patrocinio del relativo ministero, s’intende – denominato
“tantaroba” (l’acronimo è : tolleranza ad assistere al nulla televisivo
attuale ricercando ossimori banalità ed altro ancora).
In concomitanza con l’impressionante ascesa di trasmissioni video
inquinanti nasce l’idea di stilare un elenco che possa circoscrivere
gli indiscussi protagonisti – conosciuti e non – di tali trasmissioni.
Nello stilare l’elenco però ci si rende subito conto che la capienza
del portale è ridotta rispetto all’incessante replicarsi di queste
trasmissioni, di conseguenza si devono per forza di cose creare
altri elenchi, suddividendoli in categorie, ed è qui che entrano in
ballo gli investitori. Supponiamo che all’inizio ci siano soltanto due
elenchi e che ogni elenco contenga dieci categorie di protagonisti :
per attrarre dei potenziali investitori è necessario quanto meno
visualizzare il loro eventuale margine di guadagno nel caso di
dovessero impegnare in un rischioso finanziamento, per cui, per
prima cosa si comincia con il descrivere la tipologia dei due elenchi
di trasmissioni video inquinanti (es. reality show “sentimentali”
e talent “musicali”) dopo di che si espongono le categorie dei
protagonisti. Qualora la descrizione delle categorie di protagonisti
citate nel primo elenco – ovvero, ospiti fissi di trasmissioni video
inquinanti, atteggiati perenni, cerebrolesi, urlatori professionisti,
scansafatiche incalliti, opinionisti tuttologi, sedicenti dottori, falsi
profeti, millantatori di tendenza e discriminatori di genere, che poi
sono sempre gli stessi anche quando si scambiano i ruoli, sia i
maschietti che le femminucce – dovesse essere in sintonia con le
preferenze delle categorie di protagonisti citate nel secondo elenco –
che in molti casi si avvicinano alla suddetta descrizione – per il
potenziale investitore si aprirebbero degli scenari inimmaginabili :
il numero dei giovani e soprattutto talentuosi cantanti (o anche
musicisti) che si sintonizzerebbe sulla prima trasmissione video
inquinante elencata si moltiplicherebbe a dismisura generando un
record assoluto nei picchi di ascolto che obbligherebbe di fatto tutti,
indiscriminatamente, a guardare addirittura per ore – altro che per
più di cinque secondi, quel genere di spettacoli.
Comprenderete perciò che la potenza di un simile portale non può e
nemmeno potrebbe essere paragonata a nessun altro servizio
offerto da qualsiasi altro portale, sebbene non sia fornito di un
motore di ricerca. A tal proposito infatti le malelingue dei portali
più famosi in circolazione – come Yahoo per esempio – potrebbero
pubblicare una serie di articoli atti a destabilizzare e a screditare
“tantaroba” per concorrenza sleale proprio a causa dell’attinenza
con il servizio offerto all’utente, così come per altro potrebbero
fare gli associati di Disqus, che attrae qualcosa come il 75% dei siti
web che adottano sistemi di discussioni di parti terze soltanto per
fare interagire gli utenti tra loro – anche se le discussioni on line
hanno un valore ufficiale non indifferente, bisogna riconoscerlo –
ma andiamo avanti. Secondo passo esplicativo : una volta attratto
l’investitore occorre incentivarlo, e per incentivarlo il metodo
migliore – da sempre, chi lavora in un ambito commerciale non può
non saperlo – è unire l’utile al dilettevole. Nel caso specifico l’utile
è l’apprendimento di nuove forme satiriche e il dilettevole è
ovviamente il divertirsi a metterle in pratica sperando prima o poi
di avere un riscontro. In questo caso dunque – trattandosi di un
evento diverso da una trasmissione video inquinante, vale a dire
trattandosi delle letture ad alta voce di testi letterari in teatro –
il potenziale investitore dovrà rischiare qualcosa in più di un semplice
finanziamento, tenendo conto che chi gestisce – oltre ad essere
naturalmente protagonisti in prima persona di tali letture – le
persone incentivate a leggere ad alta voce testi letterari di indubbio
valore in teatro, si permette di dire che già soltanto per il fatto che
il corpo stesso di un essere umano che legge qualcosa di sublime
(vedi l’Odissea, di Omero) di fronte a un pubblico, in teatro, è teatro
stesso in sé, ontologicamente parlando. Ora, non avendo un
interlocutore immediato bisogna ammettere che – sia per onestà
intellettuale che per irriverenza accademica – e non essendoci
pertanto un confronto, è fin troppo facile come si suol dire suonarsele
e cantarsele da solo, ma occorre anche ricordare che è piuttosto
imbarazzante sentirsi dire simili affermazioni da chi ha sempre
contribuito a diffondere in platea oltre che in galleria, nei loggioni,
così come per altro nel foyer, quella progressiva e invincibile
sensazione di staticità meglio nota come narcolessia.
E’ evidente che se l’investitore, nel caso si rendesse conto che
spiegare poi – dopo che gli spettatori si sono svegliati – l’Odissea a
qualcuno che ha dormito profondamente durante la lettura, fosse
predisposto a seguire un corso accelerato sulla mitologia greca
tenuto dagli stessi oratori che gestiscono queste letture ad alta voce,
sarebbe forse più propenso a non rischiare – coinvolgendo magari
altri ad assistere a simili spettacoli – però, dovendo sborsare di tasca
sua dei soldi per farsi una cultura, probabilmente entrerebbe in una
libreria (quelle che ancora resistono alla distruzione cartacea) e si
comprerebbe una copia di quel capolavoro, oppure lo farebbe e basta,
anche se gli spettatori dovessero resistere per più di cinque
secondi – entro e non oltre il minuto, per capirci.
Quanto al terzo passo esplicativo ci riserviamo di attendere che il
livello del palinsesto televisivo migliori di giorno in giorno propinando,
un esempio su tutti, un reality show il cui leitmotiv sia la caccia ad
altri nuovi Pokemon.